Comunicazioni

I progetti Strategici del Consorzio 4 Basso Valdarno (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Pisa dal 16 luglio 2015

La Manutenzione Ordinaria insieme alla progettazione di opere nuove per la messa in sicurezza idraulica e ambientale (da sempre fiore all’occhiello di tutti i 3 gli ex comprensori) sono i principali compiti del Consorzio di Bonifica. Tutti i lavori di Manutenzione Ordinaria sono finanziati grazie al tributo che i contribuenti sono chiamati a versare (con una percentuale di pagamenti regolari che si aggira intorno all’85%) attraverso il bollettino. Per l’anno in corso l’avviso di pagamento sarà inviato a Settembre 2015.

Il Consorzio 4 Basso Valdarno ha messo a punto tutta una serie di progetti per la realizzazione di opere strategiche che garantiscono al territorio e ai cittadini la sicurezza idraulica e migliori opportunità per sfruttare e tutelare, anche dal punto di vista ambientale, tutto il comprensorio, per il triennio 2015-2018.

Nascono così i progetti realizzati dallo staff tecnico del Consorzio, altamente qualificato e competente, e che riguardano 28 dei 55 Comuni del comprensorio.

Ma diamo un po’ di numeri:

Progetti presentati all’Autorità di Bacino dell’Arno 76
Progetti presentati all’Autorità di Bacino del Serchio 6

Alcuni numeri sui progetti presentati all’Autorità di Bacino dell’Arno

Tipologia Quantità
Progetti interessati 76
Comuni interessati 29
Corsi d’acqua interessati dai progetti 68
Adeguamenti (corpi arginali e attraversamenti) 16
Realizzazione di Casse d’espansione 19
Interventi di consolidamento, messa in sicurezza e regimanzione idraulica 35
Realizzazione di nuovi impianti idrovori o sistemazione degli esistenti 6
Realizzazione di nuovi canali / scavi degli alvei 3

 

 

Il lavoro è frutto di una collaborazione tra Consorzio e istituzioni e punta a mettere in evidenza non solo le problematiche idrauliche esistenti ma prospetta anche le soluzioni concrete per far fronte a queste criticità.

Tutti i progetti sono stati presentati all’Autorità di Bacino di Arno e Serchio per l’opportuna valutazione. Una volta acquisiti dagli enti di pianificazione i progetti potranno essere inseriti nel Documento Annuale di Difesa del Suolo della Regione Toscana, anno 2016, per la ricerca dei finanziamenti necessari alla realizzazione.

Lo studio dei progetti ha cercato di privilegiare la messa in sicurezza di vaste aree e di interi bacini idrografici: va da sé che se anche tutti i Comuni non sono interessati dalle opere sul proprio territorio troveranno notevoli benefici dalla sistemazione dei territori limitrofi perché il nostro lavoro è sempre e comunque riferito a “Scala di Bacino”.

Per quanto riguarda il Documento Annuale della Difesa del Suolo anno 2015 il Consorzio, a fronte di circa 3,6 milioni di investimenti richiesti, ha ottenuto al momento un unico finanziamento di euro 12 mila per lo studio di un documento preliminare alla progettazione sul comune di Fucecchio.

Nella stessa Delibera della Giunta Regionale è stata finanziata la manutenzione ordinaria delle Seconde Categorie, che ha portato un introito al Consorzio di 555 mila, utilizzato per la manutenzione del bacino dell’Arno e del Serchio.

Con il passaggio di parte della competenza idraulica per la manutenzione ordinaria sull’Arno e sul Serchio dovuta alla modifica delle funzioni attribuite alle Province, il Consorzio ha stipulato una convenzione per l’esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria di competenza della Provincia di Pisa per le Opere di II Categoria sul reticolo idraulico ricadente nel proprio comprensorio. Tali lavori prevedono lo sfalcio autunnale della vegetazione sulle arginature, l’attuazione degli interventi manutentivi necessari e la manutenzione ordinaria delle opere puntuali come cateratte, ventole e varchi di accesso alle sponde.

Oltre alla manutenzione ordinaria sarà a carico del Consorzio anche la redazione di progetti di manutenzione e di messa in sicurezza. Alla Provincia di Pisa rimane l’attività di controllo e di verifica della corretta attuazione delle manutenzioni.

 

Ma sicurezza vuol dire anche manutenzione ordinaria, e cioè quello che il Consorzio è chiamato da sempre a fare costantemente, in ogni periodo dell’anno.

Partiti in questi giorni i tagli della vegetazione sui torrenti e i canali del Consorzio. Dopo l’avvio degli sfalci  eseguiti in Gestione Diretta (il cui valore economico è pari a 1 milione di euro), partono anche le manutenzioni eseguite in appalto e in affidamento diretto come da protocollo di intesa siglato alcuni mesi fa con le associazioni professionali agricole e il mondo della cooperazione.

Il risparmio generato dalle gare e dagli affidamenti ammonta a oltre 1 milione di euro, che il Consorzio si propone di reinvestire sul territorio molto celermente, anche grazie al lavoro dei tecnici che lo hanno portato a termine nei tempi previsti dal Piano Generale sul Rischio Alluvioni (documento richiesto dalle Autorità di Bacino di Serchio e Arno per la pianificazione degli investimenti futuri, nazionali e regionali, sulla mitigazione del rischio idrogeologico).

 

“Dopo il lavoro eseguito dal nostro personale, ora la sfida è rappresentata dal reperimento delle risorse necessarie. La Legge Regionale di riferimento, la 79/2012, ci obbliga a cofinanziare le opere con un massimo del 30%.

L’importo elevato ci impone di dover riflettere se dovranno essere cofinanziate solo le manutenzioni straordinarie o anche le opere ex-novo. Personalmente ritengo opportuno finanziare le opere di manutenzione straordinaria, mentre le nuove opere non possono che essere a carico delle istituzioni sovraordinate. La sfida adesso è fare fronte comune affinché la Regione Toscana si impegni al recupero e all’utilizzo delle risorse.

Considero questo lavoro impegnativo preparato dai tecnici del Consorzio il frutto del mio pensiero, l’applicazione reale di ciò che da sempre sostengo e cioè che senza il coordinamento e la cooperazione tra enti la crescita sui territori potrebbe risultare sbilanciata e creare al contempo dissapori e malintesi”. Questo il commento di Marco Monaco, presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno.


 

 

Arte e Architettura a Palazzo Franchetti (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Pisa dal 19 giugno 2015 al 29 giugno 2015

Uno sguardo sull’arte e sull’anima. Questo è l’obiettivo della mostra che si inaugura a Palazzo Franchetti, sede dell’ex Ufficio dei Fiumi e Fossi di Pisa, oggi Consorzio 4 Basso Valdarno, Lungarno Galilei 19 / via San Martino 60, la sera della Luminara di San Ranieri, martedì’ 16 giugno alle ore 18,30.

Architettura come veicolo per la trasformazione e la modifica dell’uomo e di tutto ciò che lo circonda e utilizza per migliorare l’esistenza. Arte come espressione della trasformazione indotta intorno a se.

Architettura come mutamento della famiglia e della struttura sociale. Arte come mutamento del pensiero e dell’esigenza dell’espressività.

Architettura come modifica del contesto urbano. Arte come riconoscimento dell’essere nel contesto sociale.

 

È in questo intreccio dell’Architettura che sotto gli splendidi affreschi raffiguranti soggetti mitologici della Sala delle Ninfe, il mito di Amore e Psiche del Salone degli Dei passando per le decorazioni grottesche della scalinata, viene presentata la trasformazione di Palazzo Franchetti, un luogo che ancora oggi riesce a svelare segreti sulle alterne avventure e avvicendamenti familiari di chi lo ha abitato e posseduto.

TRASFORMAZIONE. Il Palazzo cambia. 15 tavole curate dall’ing. Andrea Bardelli e dal geom. Giulio Borali del C4BV che illustrano come il palazzo, edificato come casa-torre tipica del XII secolo si sia trasformato via via nell’elegante palazzo ottocentesco che ammiriamo tutt’oggi. Situato nel centro della città, dalle sue finestre si è vista passare la storia non solo di Pisa ma dell’Italia e dell’Europa intera. Ed è proprio da questo insolito punto di vista che vediamo riprodotto su una grande mappa al centro del Salone degli Dei il percorso delle truppe napoleoniche che hanno attraversato la città da Porta a Lucca fino a Porta Fiorentina nel trasferimento verso Firenze.

 

L’Arte si declina in una mostra personale dello scultore tedesco Dietrich Görtz, un percorso che parte dal cuore dell’artista e che, in dieci opere, ne svela l’universo creativo e il laboratorio di idee. L’esposizione, dal titolo “FUORI RITMO. Sculture, Cuori ed Altro” mostra le ultime opere di Görtz che hanno come soggetto principale il cuore umano: il fascino di questo organo, simbolo di vita e di morte, emerge tra le pieghe e le venature del marmo, restituendone tutta la forza emotiva. In esposizione ci saranno anche altre opere dell’ultimo periodo di lavoro di Görtz, tra cui il “cassettone delle teste”, un contenitore in legno colmo di teste di creta di varie dimensioni che offrono ai visitatori uno sguardo sul modo di lavorare dello scultore, mostrando bozzetti e idee non realizzate. Lo scultore Dietrich Görtz lavora da quasi vent´anni con la pietra e il marmo. Ha studiato in Germania e da più di dieci anni si è trasferito in Italia svolgendo la sua attività in proprio e presso diversi studios a Pietrasanta, dove ha realizzato opere su commessa per alcuni dei maggiori scultori contemporanei, da Botero a Damien Hirst. Recentemente, insieme ad altri artisti ha fondato l’associazioneMARTE a San Giuliano Terme, che ha come scopo principale la promozione culturale dei mestieri artistici.

Le mostre saranno visitabili dal 19 al 29 giugno, lunedì – mercoledì – venerdì, dalle 9.00 alle 12.00.

Invito_Arte e Architettura a Palazzo Franchetti


 

Il Progetto LIFE+ “SOS TUSCAN WETLANDS”. Il punto dei lavori per la valorizzazione del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Altopascio 21 maggio 2015

Il progetto Life+ “Sos Tuscan Wetlands. Il punto dei lavori per la valorizzazione del Padule di Fucecchio” oggetto del seminario svoltosi oggi in Sala dei Granai di Altopascio ha messo in evidenza lo scopo e i risultati di quello che potrebbe essere definito come un metodo rivoluzionario di conservazione dell’habitat naturale non solo per la zona del Padule di Fucecchio ma per tutti quei territori che presentano caratteristiche similari rispetto al problema delle specie aliene.

I lavori oggetto di questo progetto, per un importo di 1.374.725,00 euro, cofinanziato per il 50% dalla Comunità Europea, coordinato dal Consorzio con il partnerariato del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Firenze, ha come scopo il controllo delle specie aliene invasive per ripristinare gli habitat minacciati nelle aree umide interne della Toscana settentrionale, ed in particolare nei 3 SIC “Padule di Fucecchio”, “Lago di Sibolla” e “Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone”. Il progetto è supportato anche da: Regione Toscana, Provincia di Pistoia, Provincia di Firenze, Comune di Altopascio, Comune di Larciano, Società Agricola Castelmartini, Associazione Sibolla Nostra.

L’obiettivo generale è quello di invertire la tendenza di perdita drastica della biodiversità e naturalezza dovuta ad alcune specie aliene invasive che hanno portato all’estinzione o alla elevata diminuzione di molte specie di interesse comunitario e alla scomparsa di formazioni vegetali un tempo abbondanti. La biodiversità è un elemento prezioso del nostro patrimonio, non solo per l’aspetto ambientale e forestale, ma di crescita personale e culturale, e il rispetto per ciò che la natura ci ha tramandato nel corso del tempo è fondamentale per mantenere un territorio protetto e poterlo consegnare integro alle generazioni future.

tane di nutria      argine con tane di gambero

rottura rginale provocata dalle tane      tane di nutria in un argine

 


 

 

La Settimana della Bonifica 2015 al Consorzio 4 Basso Valdarno (Consorzio 4 Basso Valdarno)

16 – 24 maggio 2015

Si segnala che a causa delle pessime condizioni del percorso dovute alla pioggia viene rinviata la passeggiata nel Padule di Fucecchio e Tenuta di Castelmartini di sabato 23 maggio, evento organizzato in occasione della Settimana della Bonifica 2015.

La Settimana della Bonifica 2015, l’importante iniziativa a livello nazionale dal 16 al 24 maggio 2015, viene declinata al Consorzio 4 Basso Valdarno con tre eventi dedicati alla scoperta del territorio e dell’operato dei tecnici per la salvaguardia idraulica e la sicurezza della popolazione.

Il primo dei tre appuntamenti è con il progetto LIFE+ “Sos Tuscan Wetlands”. Giovedì 21 maggio alle 9,30 alla Sala dei Granai di Altopascio un seminario dal titolo “Il punto dei lavori per la valorizzazione del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla”, con interventi del Presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno Marco Monaco, del Sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, dell’Università degli Studi di Firenze, dei presidenti delle Province di Lucca e Pistoia Maura Cavallaro e Rinaldo Vanni, del Project Manager dott. Franco Fambrini e del Presidente di ANBI Francesco Vincenzi. I bellissimi ma fragili ambienti naturali del Padule di Fucecchio e del lago di Sibolla sono al centro di questo progetto europeo che ha come scopo primario la salvaguardia della biodiversità e la lotta alle specie aliene come la nutria, il gambero della Louisiana (gambero killer) e della gaggìa.

Dedicati alla scoperta dei territori gli altri due appuntamenti.

Il primo sabato 23 maggio alle 9,30 con una camminata nel Padule di Fucecchio attraverso un percorso che attraversa la Tenuta di Castelmartini, una zona privata di grande pregio e bellezza. Si parte da via delle Morette presso il pannello illustrativo alle 9,00 per affrontare un percorso di circa 4 km, interamente pianeggiante e adatto a tutti.
Per informazioni: Michela Tognetti, 348-0932563, Franco Fambrini 342-5650971.

Domenica 24 maggio 2015 Giornata della Bonifica in Bici

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Comunicato del giorno 28 marzo 2015 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Presentazione del piano per la tutela e valorizzazione del Padule

Larciano, 23 – 27 marzo 2015

Il giorno 28 marzo 2015 alle ore 10.00 nel “Centro di documentazione del Padule di Fucecchio Castelmartini – Larciano” è stato organizzato un incontro per la “Presentazione del piano per la tutela e valorizzazione del Padule.

Ha introdotto e moderato:

  • Maurizio Del Ministro — Presidente Legambiente Valdinievole

Sono intervenuti:

  • Federica Fratoni — Presidente Centro Documentazione Padule di Fucecchio —  Presidente Provincia di Pistoia
  • Marco Monaco — Presidente Consorzio 4 Basso Valdarno
  • Maurizio Marchetti — Sindaco di Altopascio
  • Leonardo Lami — Legambiente
  • Andrea Innocenti — Legambiente

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Comunicato del giorno 23 marzo 2015 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

“Santi Cavalieri e Pellegrini – Itinerari pisani del pellegrinaggio medievale” in mostra a Palazzo Franchetti, sede del Consorzio 4 Basso Valdarno

Pisa, 23 – 27 marzo 2015

Il Gruppo Culturale “Ippolito Rosellini” e la Classe II B Agrario dell’Istituto “Enrico Fermi” di Pontedera, hanno realizzato una interessante mostra dal titolo: “Santi Cavalieri e Pellegrini – Itinerari pisani del pellegrinaggio medievale“.
La mostra, allestita nella Sala delle Ninfe (g.c.) di Palazzo Franchetti, sede dell’ex Fiumi e Fossi oggi Consorzio 4 Basso Valdarno in Via San Martino a Pisa, verrà inaugurata lunedì 23 marzo alle ore 16.30, con ingresso libero. Sculture, stampe, oggetti, mappe e pannelli illustrativi, presenti in questa mostra, guideranno il visitatore – come se fosse un pellegrino medievale – alla scoperta di reliquie, storie, personaggi straordinari come Santa Bona, Ubaldesca, Ranieri.

La mostra che ha ricevuto il Patrocinio del Consorzio di Bonifica del Basso Valdarno e del Comune di Vicopisano, e che rientra nelle manifestazioni del Capodanno Pisano, fa parte del progetto intitolato “La via dei cinque sensi“, volto a valorizzare turisticamente l’itinerario della via Francigena che si snoda da Lucca a Pontedera; un ramo di questo itinerario raggiungeva Pisa ed era quindi possibile per i pellegrini raggiungere Porto Pisano per imbarcarsi per Gerusalemme o Santiago di Compostela.
Per questo progetto, che coinvolge varie classi dell’Agrario, l’Istituto Tecnico “Enrico Fermi” di Pontedera ha ricevuto dalla Commissione Nazionale per l’UNESCO il riconoscimento di “Scuola Associata Unesco“. La mostra sarà visitabile nei giorni successivi in collegamento anche alle visite della Chiesa del Santo Sepolcro dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme che il Gruppo Culturale “Ippolito Rosellini” apre al pubblico da cinque anni in collaborazione con la Parrocchia di San Martino.

Altra epoca, altra ambientazione per passare alla narrazione del mito di “Amore e Psiche”, un incontro con i suggestivi affreschi della Sala degli Dei, al primo piano del Palazzo Franchetti, illustrati dalla prof.ssa Maria Giovanna Cantagalli, giovedì 26 marzo alle 16,00.

L’interpretazione della favola di amore e psiche dal “Asino d’oro” di Apuleio da un punto di vista interpretativo, letterario e figurativo. Un excursus sugli affreschi del Ghirlanda di Palazzo Franchetti, sede del Consorzio 4 Basso Valdarno, dal salone delle Ninfe al Salone degli Dei percorrendo la scalinata.
La mostra sarà visitabile mercoledì 25 marzo dalle 9,00 alle 12,00, martedì 24 e giovedì 25 marzo dalle 15,00 alle 17,30.
Inaugurazione lunedì 23 marzo alle ore 16,30, fino a venerdì 27 marzo 2015.

Manifesto santi pellegrini e cavalieri      inaugurazione      inaugurazione_1

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Comunicato del giorno 19 marzo 2015 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Firmato il protocollo d’intesa tra il Consorzio 4 Basso Valdarno, le Associazioni professionali agricole e la cooperazione agroforestale per l’affidamento dei lavori di manutenzione

Pisa, 19 marzo 2015

Mutuata da un Protocollo d’intesa tra URBAT – Unione Regionale perle Bonifiche l’Irrigazione e l’Ambiente delle Toscana, C.I.A., Coldiretti, Unione Agricoltori, Legacoop Agroalimentare, Fedagri Confcooperative e UE Coop, oggi la firma con i rappresentanti delle Associazioni e del mondo cooperativo e Marco Monaco, Presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno.

Negli ultimi anni sempre di più assistiamo ad un aumento dell’attenzione rivolta al territorio ed alla sua sicurezza da parte di una pluralità di soggetti interessati e coinvolti nella manutenzione di quella che può essere considerata la base per uno sviluppo sostenibile, una “buona pratica” che riverbera i suoi aspetti positivi su tutta la popolazione.

Il territorio dunque va rimesso al centro delle politiche di sviluppo, e in questo senso le associazioni professionali agricole e le cooperative agroforestali sono sentinelle attente per il controllo continuo che riverberano sul territorio. Da qui nasce l’esigenza di un presidio costante che gli imprenditori agricoli e cooperativi, impegnati da sempre nella gestione delle risorse ambientali, possono offrire con professionalità e attività mirate.

Le Leggi n.97 del 1994, n.228 del 2001 e n.244 del 2007, integrate dalla Legge Regionale n.39 del 2000 modificata dalla successiva Legge Regionale n. 80 del 2012 individuano tipologie di interventi pubblici che possono essere affidati direttamente a imprese singole e associate: questo è il punto di origine del Protocollo d’Intesa siglato tra il Consorzio 4 Basso Valdarno e le Associazioni professionali agricole (Coldiretti, C.I.A., Unione Provinciale Agricoltori di Pisa) e la cooperazione agroforestale (Legacoop Agroalimentare, Fedagri, Confcooperative e UE Coop). Questa legge di orientamento permette di affidare in gestione diretta lavori per un importo massimo di 50mila euro per l’impresa agricola e 300mila euro per le cooperative.

Le imprese o le cooperative che abbiano presenza territoriale o basi sociali con occupati residenti nel territorio comprensoriale e/o provinciale di riferimento, dotate di capacità tecnica e attrezzature di proprietà, possono iscriversi ad un elenco (controllato dall’Associazione di appartenenza) al quale il Consorzio attingerà per l’esecuzione dei lavori, seguendo un criterio di prossimità ai terreni sui quali l’impresa ha la propria attività e di rotazione tra gli aventi diritto. Sarà anche valutata la possibilità per ogni affidatario di esercitare, nel rispetto dei limiti di legge, opzione di rinnovo per l’affidamento per l’anno successivo.

Il controllo e la valutazione della corretta realizzazione dei lavori spetta comunque al personale tecnico del Consorzio 4 Basso Valdarno.

Il sistema che verrà adottato attraverso questo Protocollo d’Intesa è già stato sperimentato con successo negli anni precedenti, e in questa sede viene riproposto con modalità più ampie e strutturate, a garanzia di quella salvaguardia ambientale di cui tanto necessita il nostro territorio.
Ecco le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti.

“Questo Protocollo conferma la volontà dell’amministrazione consortile di collaborare fattivamente con le associazioni di categoria agricola e con il mondo della cooperazione. Ad onor del vero questa collaborazione esisteva già ma non era sancita formalmente. La legge di orientamento ci permette di affidare direttamente a tali imprese il lavoro di manutenzione e noi ne siamo ben felici perché la conoscenza del territorio da parte degli imprenditori agricoli ma anche da parte delle cooperative è forte e competente. Importantissimo è la possibilità del diritto di opzione per l’assegnazione dei lavori per l’anno successivo in quanto consente una migliore programmazione sia da parte nostra sia per le imprese stesse. Marco Monaco Presidente del Consorzio 4 Bassovaldarno

“Esprimiamo piena soddisfazione per la firma del protocollo che consentirà al sistema delle imprese singole e associate di esprimere tutte le loro potenzialità per la tutela e salvaguardia del territorio “ Enrico Ricci di Legacoop Agroalimentare.

“Con questa protocollo si da veramente in maniera chiara la visione di un’agricoltura che vuole compartecipare alla gestione e alla manutenzione del territorio in un’ottica di salvaguardia anche nei confronti della collettività. Per quanto ci riguarda è un passo importante per l’attività del Protocollo, e il Consorzio dovrà provvedere alle manutenzioni e soprattutto allo scavo dell’alveo in alcune zone come quelle intorno a Pisa, una sinergia tra noi e il consorzio per effettuare i lavori” Aniello Ascolese di Coldiretti Pisa.

“E’ importante il passaggio formale di stamani, anche perché’ sono stati messi allo stesso tavolo soggetti diversi. Ora bisogna dare corpo al protocollo con coerenza rispetto al percorso che ha portato alla firma, ognuno deve fare la propria parte. Per quanto ci riguarda il nostro ruolo è quello di stimolare il coinvolgimento diretto delle imprese agricole perché questo produrrà anche un ritorno positivo delle funzioni del Consorzio, anche nel complesso delle aziende presenti sul territorio” Stefano Berti, Direttore di C.I.A. Pisa.

“Questa firma sottolinea l’importanza del coinvolgimento delle imprese cooperative locali per la ridistribuzione di risorse che comunque vengono dal territorio. Ci auguriamo trasparenza nell’assegnazione dei vari lavori affinché anche le nuove cooperative possano partecipare attivamente ai lavori” Gianni Donati di UE Coop.

“Siamo soddisfatti della stipula del Protocollo, è certamente un’opportunità in più per le nostre imprese ma la riteniamo molto vantaggiosa per la gestione del Consorzio nel suo complesso, perché la manutenzione del territorio che da sempre fanno le aziende agricole senz’altro eviterà contenziosi e criticità che si sono avute in passato. Resta il fatto fondamentale di provvedere alla manutenzione dei canali e allo scavo ormai ferma da molti anni e che sta mettendo in crisi tutta la bonifica” Massimo Terreni di Unione Agricoltori di Pisa.

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Comunicato del giorno 12 marzo 2015 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Il Consorzio 4 Basso Valdarno – i risultati del primo anno di attività

Pisa, 19 marzo 2015

Il giorno 12 marzo 2015 alle ore 20.30 nella “Sala Riunioni COMICENT” è stato organizzato un incontro con i soci ed il Consorzio 4 Basso Valdarno per presentare i risultati del primo anno di attività.

Hanno partecipato all’evento:

  • Mario Carlesi (Presidente Coldiretti Pistoia),
  • Marco Monaco (Presidente del Consorzio Basso Val D’Arno),
  • Oreste Giurlani (sindaco di Pescia)
  • Federica Fratoni (Presidente della Provincia di Pistoia)

manifesto pescia marzo 2015

 

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Comunicato del giorno 22 dicembre 2014 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Presentazione dell’impianto idrovoro in località Stagno (Li)

Stagno, 22 dicembre 2014

Per la messa in sicurezza di un’area soggetta a frequenti fenomeni meteorico è stato realizzato l’impianto idrovoro di Stagno.

Alla presenza del presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno Marco Monaco, del sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci e dell’assessore all’Ambiente Riccardo Demi, viene presentato il lavoro finora portato a termine, lavoro che sarà completato nel 2015.

L’area intorno a via di Suese, per la sua particolare natura idrogeologica, ha sempre risentito di allagamenti e fenomeni di ristagno delle acque dovuti al livello dei fossi che, ad ogni fenomeno meteorico, non permettono il corretto deflusso delle fognature.

Il primo impianto costruito dal Consorzio a fine anni ’80 è costituito da n.1 pompa da 250 l/sec., n.1 pompa da 400 l/sec. e n.1 pompa da 500 l/sec. per una portata complessiva di 1150 l/sec. e una superficie scolante di circa 250 ettari. Le macchine sono state completamente revisionate da un’officina specializzata nell’estate 2014.

L’impianto idrovoro di Stagno che stiamo presentando, in parte già attivo con una elettropompa sommergibile da 350 l/sec. attivabile anche con controllo remoto, una volta completato e a regime prevede l’installazione di un’altra elettropompa analoga, per una portata complessiva di 700 l/sec.

Il bacino, tutto compreso all’interno del comune di Collesalvetti, ha una superficie di ca. 250 ha, ed è delimitato a nord dal Fosso Acqua Salsa, a Sud dal Torrente Ugione, a Est da via Suese/via Aiaccia e a Ovest da via Aurelia.

L’impianto si compone di:

  • 2 elettropompe sommerse da 350 l/sec cad.
  • impianto di sgrigliatura oleodinamico automatico a postazione fissa
  • vasca per la raccolta di erba e detriti annessa all’impianto di sgrigliatura
  • passerella pedonabile con griglia ferma-detriti lato valle
  • locale tecnico prefabbricato diviso in 2 vani: locale per alloggio quadri di comando e controllo elettropompe e locale misure Enel
  • sistemazione dell’area con pavimentazione e aree lasciate a verde, illuminazione, recinzione e accesso mediante cancello automatico.

L’importo complessivo del progetto è di 405.700,00 euro. Il ribasso d’asta ha generato delle economie che il consorzio sta cercando di utilizzare mediante perizia di variante per eseguire:

  • l’installazione di un gruppo elettrogeno per il funzionamento  dell’impianto in caso di emergenza (mancanza di fornitura Enel)
  • l’automazione in remoto di tutte le apparecchiature installate
  • impianto di video sorveglianza a tutela dell’investimento effettuato.

L’impianto idrovoro di Stagno sarà ultimato entro aprile 2015

“Come forse già noto a qualcuno, da sempre sono un fautore della cooperazione fra gli enti e le istituzioni, soprattutto se lo scopo è quello di garantire fruibilità del territorio e sicurezza per i cittadini e per tutti coloro che vi operano. L’impianto, con copertura finanziaria a carico della Regione, della Provincia di Livorno e del Consorzio 4 Basso Valdarno, realizzato dal Consorzio, è espressione tangibile del’importanza dell’ente che rappresento, importanza strategica che tutela non solo la popolazione e gli insediamenti economici, ma anche le istituzioni che vi operano. A completare l’opera per la messa in sicurezza dell’area, il Consorzio 4 Basso Valdarno sta lavorando per portare avanti la progettazione di una cassa di espansione che dovrebbe essere collocata nel tratto che costeggia la ferrovia, di proprietà delle Ferrovie dello Stato. L’area destinata a questo progetto ha un’estensione di circa 3500 m2 e permetterebbe di invasare 2500/3000 m3 di acqua. La paratoia e lo sfiatatore di questo impianto è già predisposto per l’ingresso e il deflusso tra la cassa di espansione futura e la vasca dell’idrovoro. Mi auguro di poter avere per questo progetto non solo l’aiuto delle istituzioni, ma quello, ancor più importante, della cittadinanza, perché il beneficio sarà per tutta la popolazione.” Questa la dichiarazione di Marco Monaco, Presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno.

 

Lorenzo Bacci, sindaco del Comune di Collesalvetti commenta “L’Amministrazione di Collesalvetti esprime la propria soddisfazione per la realizzazione di quest’opera di fondamentale importanza per la frazione di Stagno e ringrazia il Consorzio 4 Basso Valdarno, che ancora una volta dimostra attenzione alla tematica della sicurezza idraulica sul territorio colligiano. Tale importante risultato va ad integrare i progetti avviati già a partire dallo scorso mandato, a dimostrazione della grande attenzione posta dall’Amministrazione Comunale di Collesalvetti alla sicurezza idraulica di Stagno”.

elettropompe      passerella pedonale      sgrigliatore      ubicazione cantiere      monaco_bacci

 


 

Comunicato del giorno 28 novembre 2014 (UILA Toscana e FILBI-UIL Toscana)

Cancellare i Consorzi di Bonifica, Maiolo (Uila) e Cagnetti (Filbi-Uil): “Un rischio che non possiamo correre”

A poco meno di due anni dall’approvazione della L.R. 79/2012 con la quale la Regione Toscana ha provveduto ad attribuire e regolamentare le competenze dei consorzi di bonifica, i parlamentari toscani, alla ricerca forse di un consenso basato sulla mera analogia “Consorzio uguale tassa”, rischiano di minare in modo irreparabile con la loro proposta di legge un comparto, quello della bonifica che opera quotidianamente e con evidenti risultati nella nostra regione nella difesa dal rischio idrogeologico, con il solo risultato di derubricare gli effetti della legge regionale ancora in fase di attuazione, contravvenendo così con un clamoroso autogol ai suoi principi ispiratori.

La proposta di legge dell’On. Donati del Partito Democratico non tiene conto delle ricadute occupazionali ma, al contrario, espone i lavoratori dei consorzi di bonifica alla scure del licenziamento, insistendo sulla eliminazione dei consorzi stessi e smantellando di fatto l’unico e l’ultimo presidio di tutela idrogeologica del territorio. “È infatti grazie alla professionalità dei lavoratori che operano all’interno dei consorzi – commenta così il Segretario Regionale del FILBI Andrea Cagnetti – che le sciagure ambientali che si sono succedute anche sul nostro territorio non hanno avuto ripercussioni ancor più gravi: c’è bisogno di una politica di prevenzione strategica e strutturale contro il dissesto idrogeologico dell’Italia”.

Con quella proposta di legge non si prevede alcuna efficace alternativa all’organizzazione consortile e soprattutto, non si destina al presidio del territorio nuove risorse. Desta inoltre preoccupazione la volontà di trasferire il personale in modo approssimativo, senza considerare il patrimonio di conoscenza del territorio, ed in barba al rispetto dei diritti acquisiti e riconosciuti dal CCNL.

La UILA e il FILBI stigmatizzano questa nuova ulteriore proposta per gli effetti che produrrebbe ed invitano gli amministratori ed i parlamentari ad incoraggiare la Regione Toscana a dare seguito ed attuazione alla legge di riordino, affinché predisponga i necessari regolamenti e statuti che devono essere ancora adottati dai consorzi a distanza di due anni e che sono propedeutici alla funzionalità di questi enti. Tutto questo senza considerare che i consorzi sono enti che si autofinanziano con la contribuenza, senza gravare sui bilanci degli enti locali per circa 60 milioni di euro nella sola nostra regione.
“La manifestazione che si terrà a Roma il 29 novembre e lo sciopero confederale del 12 dicembre – conclude Triestina Maiolo, Segretario Generale della UILA - saranno un segnale importante contro proposte come questa che recano solo danni al nostro Paese e minacciano migliaia di posti di lavoro.”

Triestina Maiolo, Segretario Generale della UILA Toscana e Andrea Cagnetti, Segretario Regionale del FILBI-UIL Toscana

 


 

Comunicato del giorno 19 novembre 2014 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Informiamo che il giorno 20 novembre 2014, il Presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno Marco Monaco sarà ospite della trasmissione “Aula 40” condotta da Massimo Marini in diretta dal CNR di Pisa.

Leggi il programma della trasmissione

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Comunicato del giorno 15 novembre 2014 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Protocollo d’intesa tra il Comune di Pescia e il Consorzio 4 Basso Valdarno

Protocollo d’intesa tra il Comune di Pescia e il Consorzio 4 Basso Valdarno per l’istituzione di un tavolo istituzionale permanente per il coordinamento degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da eseguire sul corsi d’acqua del territorio

Pescia, 15 novembre 2014

Nella sala del Comune di Pescia, alla presenza del sindaco Oreste Giurlani e del presidente Marco Monaco è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di Pescia e il Consorzio 4 Basso Valdarno.

A partire dalla sua istituzione, Il Consorzio ha intrapreso una serie di azioni mirate al coordinamento degli interventi da realizzare con gli enti istituzionali, in un’ottica di sinergia per la manutenzione e il miglioramento delle funzionalità idraulica ambientale, e il protocollo firmato sabato 15 novembre ne è un eccellente esempio. Questo protocollo, dopo i numerosi accordi con la rete dei comuni del comprensorio dell’ex Consorzio di Bonifica Padule di Fucecchio, è il primo che viene stipulato dal Consorzio 4 Basso Valdarno dopo la sua riorganizzazione a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale.

Nel comune di Pescia, sia nella sua parte a valle che quella a monte, sono situati i più importanti bacini idrografici della Valdinievole, tra i quali i fiumi Pescia di Pescia e Pescia di Collodi, tutti compresi nella competenza del Consorzio 4 Basso Valdarno. Il Consorzio ha le competenze specifiche e una struttura organizzativa in grado di operare al meglio, ed opera per realizzare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nei tratti a valle e a monte, compresa la sistemazione idraulica ed ambientale del tratto cittadino del Torrente Pescia di Pescia, a seguito della quale è stata creato il Parco Fluviale.

La sistemazione della zona, estremamente complessa ed articolata, rende necessaria quindi l’attuazione di 2 tavoli permanenti di lavoro, sia dal punto di vista politico che tecnico, per il coordinamento degli interventi di natura straordinaria a garanzia della tutela del territorio comunale di Pescia dal rischio idraulico e per implementare la fruibilità dei tratti urbani e dei percorsi lungo i corsi d’acqua da cittadini e turisti. Le problematiche che saranno monitorate e
analizzate riguardano i fenomeni alluvionali in alcune località (Alberghi, Casacce, Veneri e Squarciabocconi, S. Giovanni, Giaccai e Paradisino).

Le opere di manutenzione ordinaria riguarderanno il fiume Pescia di Pescia, Pescia di Collodi, la riqualificazione dei tratti di monte dei fossi Puzzola e Puzzolina a Veneri, l’adeguamento e il mantenimento della percorribilità arginale e delle fontane del Parco Fluviale del Pescia di Pescia e del laghetto a monte (proseguendo così un progetto siglato con un protocollo d’intesa negli anni passati), e del Parco di Veneri.

 

La dichiarazione di Marco Monaco, Presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno

“Da sempre sono a favore della cooperazione fra gli enti e le istituzioni, soprattutto se lo scopo è quello di garantire fruibilità del territorio e sicurezza per i cittadini e per tutti coloro che vi operano. Mi auguro che questo protocollo d’intesa tra il Consorzio 4 Basso Valdarno e il Comune di Pescia, il primo dopo la riforma che ha visto una sostanziale riorganizzazione, sia solo l’inizio di una lunga serie di collaborazioni da siglare con tutti i comuni del comprensorio, per interventi preventivi e programmatici che possano tenere conto delle criticità del dissesto idrogeologico dovuto in parte anche alle opere dell’uomo e ai cambiamenti climatici in atto e che sono sotto gli occhi di tutti”.

 

La dichiarazione di Oreste Giurlani, Sindaco del Comune di Pescia

Importante questo Protocollo d’intesa perchè è il primo Comune a siglarlo con il Consorzio 4 Basso Valdarno dopo la sua riorganizzazione, a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale. Una cabina di regia per il coordinamento degli interventi straordinari e sulla manutenzione idraulica per la tutela del territorio e riduzione di disastri idrogeologici. Rilevante la valorizzazione del Parco fluviale che verrà ampliato fino a Pietrabuona, per aumentare la fruibilità dei tratti urbani e il progetto sulla Pescia di Collodi per la realizzazione del Parco fluviale intitolato a Collodi. Sono in via di realizzazione dei lavori già finanziati per 600,000,00 Euro, per la riduzione del dissesto di alcune aree e frane ricadenti in zone boscate.

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Comunicato del giorno 12 novembre 2014 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

I lavori del Consorzio 4 Basso Valdarno sul Rio Morra

Al via stamani i lavori di somma urgenza eseguiti dal Consorzio per un intervento sul Rio Morra.

A seguito degli intensi eventi metereologici che in questi giorni si sono abbattuti in località Torretta, nel comune di Collesalvetti, un muro di sostegno esistente sul lato sinistro del Rio Morra è ruotato su se stesso inclinandosi pericolosamente verso l’alveo, con il conseguente rischio di creare un severo ostacolo al regolare ed efficace deflusso delle acque di piena del canale.

Su segnalazione del Consorzio, la Provincia di Livorno ha avviato i lavori di somma urgenza per l’eliminazione dello stato di pericolo per la pubblica e privata incolumità.

La direzione dei lavori, iniziati mercoledì 12 novembre alle 7,00, è affidata ai tecnici del Consorzio 4 Basso Valdarno.

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Comunicato del giorno 12 novembre 2014 (ANBI)

DOPO LA NUOVA MORTE PER FRANA

FRANCESCO VINCENZI
(Presidente A.N.B.I. – Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni)

“SUBITO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE CONTRO IL CONSUMO DEL SUOLO”

“Di fronte all’Italia allagata, che frana e che piange tre vittime in due giorni, c’è da chiedersi che fine ha fatto la legge contro il consumo indiscriminato di suolo, che fin dall’annuncio dell’allora Ministro, Catania, aveva raccolto il nostro consenso. Per questo, rinnovo l’appello lanciato agli Stati Generali contro il Dissesto Idrogeologico, affinchè i presenti, ad iniziare dal ministro, Galletti e dal sottosegretario, Delrio, si facciano parte attiva per approvare, in tempi rapidi, un provvedimento, che ostacoli la progressiva riduzione di suolo agricolo, aggravante di tutte le problematiche idrogeologiche.”
Lo chiede Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), sottolineando che oltre alla variabilità climatica, con il conseguente regime di piogge intense più concentrate nello spazio e nel tempo, la responsabilità di quanto sta subendo il territorio italiano è anche da attribuire all’impetuosa urbanizzazione ed al disordine nell’uso del suolo.
Secondo l’ISPRA ogni secondo nel nostro Paese vengono occupati 8 metri quadrati di suolo (70 ettari al giorno). Va ricordata anche la forte pressione dell’impermeabilizzazione sulle risorse idriche. Un suolo può incamerare fino a 3.750 tonnellate di acqua per ettaro o circa 400 millimetri di pioggia. L’impermeabilizzazione riduce l’assorbimento di pioggia nel suolo, arrivando ad impedirlo completamente. Viceversa, l’infiltrazione di acqua piovana nei terreni fa sì che essa impieghi più tempo per raggiungere i fiumi, riducendo la portata e quindi il rischio di inondazioni.
L’ANBI ha più volte richiamato l’attenzione di Governo, Parlamento ed Istituzioni sulla diffusa fragilità del territorio del nostro Paese. Secondo dati del Ministero dell’Ambiente, sono 6.633 (82%) i comuni in pericolo per il dissesto idrogeologico; si tratta di una situazione di drammatica vulnerabilità.
Nei rapporti ufficiali vengono raccolti dati, che destano vivissima preoccupazione, se si considera che milioni di persone abitano in un territorio ad alto rischio idrogeologico e 22 milioni in zone a rischio medio; si calcola che 1.260.000 edifici sono a rischio di frane ed alluvioni: 6.251 sono scuole mentre le strutture sanitarie sono 547. L’Italia è un Paese fortemente antropizzato con una densità media, pari a 189 abitanti per chilometro quadrato (in Francia: 114 abitanti; in Spagna: 89), ma con fortissime differenze nella distribuzione territoriale: ai 68 abitanti per chilometro quadrato della Sardegna si contrappongono i 379 abitanti per chilometro quadrato della Lombardia; la Campania arriva a 420 abitanti per chilometro quadrato. La fragilità del territorio è aggravata dall’intensa urbanizzazione.
Ne deriva la necessità di costanti ed organiche azioni di manutenzione, volte a garantire l’adeguamento e l’efficienza delle reti di deflusso idraulico; se è indispensabile intervenire in caso di emergenza, è altrettanto necessario agire preventivamente attraverso azioni e regole comportamentali, che determinino la riduzione
del rischio idrogeologico.
“Il messaggio – conclude il Presidente A.N.B.I. – è meno emergenza, più prevenzione; la tutela ed il risanamento idrogeologico del territorio costituiscono priorità strategiche per garantire, al Paese, quelle condizioni territoriali indispensabili per la ripresa della crescita economica.”

GRAZIE

 


 

Comunicato del giorno 11 novembre 2014 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Presentazione Convenzione tra Corpo forestale dello Stato – Comando provinciale di Pisa e Consorzio 4 Basso Valdarno

Nella sede del Comando provinciale di Pisa del Corpo forestale dello Stato è stata presentata la “Convenzione tra Corpo forestale dello Stato Comando provinciale di Pisa e il Consorzio 4 Basso Valdarno”, relatori: Comandante provinciale CFS di Pisa, Anna Fadda; Presidente del C4BV, Marco Monaco; Comandante regionale CFS, Giuseppe Vadalà.

Tra i presenti il Questore Dr. Gianfranco Bernabei, il Procuratore Capo Dott. Ugo Adinolfi, il Comandante dei CC Colonnello Andrea Brancadoro, il Comandante della GF Colonello Gregorio Iuzzolini e l’Assessore del Comune di Pisa Anrea Serfogli.

Progetto pilota, primo nel suo genere a livello nazionale, l’accordo si propone di intensificare le relazioni tra i due soggetti per il fine comune della salvaguardia idraulica e ambientale del territorio.

Accanto alla ormai nota e plurisecolare vocazione del Consorzio di Bonifica, e cioè “interventi di manutenzione ordinaria (tagli della vegetazione) e straordinaria (scavo degli alvei dei canali), lo studio e progettazione degli interventi straordinari per la ricostruzione e la realizzazione delle opere arginali e di tutte le altre opere a difesa dal rischio idrogeologico, la tutela, regimazione e qualificazione dei terreni e degli immobili urbani ed extraurbani”, agiva il Corpo forestale dello Stato, al quale con la legge di istituzione nel 1948 (ma naturale prosecuzione dell’Amministrazione forestale nata nel 1822 per opera di Carlo Felice di Savoia) venivano affidati i “compiti di salvaguardare il patrimonio boschivo nazionale, di proseguire l’opera di sistemazione dei versanti e di vigilare sulle buone pratiche selvicolturali”, almeno fino agli anni ’70, quando venivano affidati alle Regioni molti dei suoi compiti.

La storia comune riparte dal 2014, quando viene firmata questa Convenzione per un’attenta attività di sorveglianza programmata su eventuali segnalazioni di fattori di rischio idraulico e idrogeologico.
Sia per il Comando provinciale di Pisa del CFS che per il Consorzio 4 Basso Valdarno il territorio da tutelare è estremamente vasto: il primo si estende su tutta la provincia di Pisa, 244.400 ha su 37 comuni, mentre la competenza del C4BV, che ha riunito l’”Ufficio dei Fiumi e Fossi”, il Consorzio Padule di Fucecchio” e il Consorzio di bonifica Valdera” è su 208.120 ha e 4.470 km di fossi e canali da controllare e regimare, divisi su 56 comuni e 5 province.

Da qui la volontà delle due amministrazioni, con intenti comuni ma ambiti di operatività diversi, di avviare una stretta collaborazione per la vigilanza nelle aree di comune competenza, e cioè su 131.600 ha e 2.700 km di fossi e canali.

Il personale, sempre attivo sul territorio per i controlli diretti, redige una scheda dettagliata ogni qualvolta vengono rilevate situazioni di rischio o illeciti. Le “schede di segnalazione” vengono così passate in modo biunivoco agli uffici di riferimento per la verifica. Una sorta di “moltiplicazione del personale” che aiuta sicuramente a vigilare su un territorio fragile e che, a causa di ben noti fattori come la cementificazione non rispettosa dell’ambiente, l’abbandono delle coltivazioni e l’aumento degli eventi meteorici di eccezionale intensità, ha sempre più bisogno di una sorveglianza attenta e costante.

La fase sperimentale della Convenzione termina il 31.12.2014, ma in virtù degli ottimi risultati che ha raggiunto e delle notevoli capacità di sviluppo futuro che si stanno intravedendo, dovrebbe essere rinnovata anche nel 2015.

La dichiarazione di Marco Monaco, Presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno

“Questa Convenzione conferma la necessità e la volontà di impegnarci tutti insieme per tutelare il nostro ambiente, un’azione che non può essere solitaria e a carico della singola istituzione, ma che deve essere il frutto di un impegno comune per la salvaguardia dal rischio idraulico, un esempio che può essere applicato in molteplici ambiti. Mi auguro che gli ottimi risultati che abbiamo raggiunto siano di stimolo ad altre istituzioni affinché possano essere stipulate Convenzioni simili, su tutto il territorio nazionale”.

La dichiarazione di Giuseppe Vadalà, Comandante regionale del Corpo forestale dello Stato

“Questa convenzione è essenziale per il territorio pisano e toscano in quanto mette a fattor comune la necessità di sinergie operative nel controllo del territorio e di governo per la prevenzione del dissesto idrogeologico a monte ed a valle del problema. I Consorzi di bonifica sono uno snodo importante del sistema in considerazione del fatto che agevolando e curando il territorio agricolo contribuiscono in modo diretto alla tenuta dei terreni. L’operatività del Corpo forestale consente di avere una conoscenza vigile dei fatti illeciti commessi e di segnalarli prontamente all’A.G. ed agli Enti competenti. Siamo impegnati con il Presidente Marco Monaco a completare il reticolo idrografico anche alle altre provincie del C4BV (Lucca, Pistoia, Firenze e Livorno) ed inoltre stiamo affrontando il problema con URBAT per allargare la collaborazione agli altri bacini e consorzi toscani. In questi mesi di marcati eventi e cambiamenti climatici dobbiamo fare ogni sforzo per prevenire i disastri a tutela delle popolazioni.”

 

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Comunicato del giorno 29 ottobre 2014 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Nella sala dell’Osteria dei Pellegrini a Monsummano Terme è stato presentato il progetto LIFE+ “SOS Tuscan Wetlands” – Il punto di partenza per la valorizzazione del Padule di Fucecchio.

Dei 10 Siti di Interesse Comunitario (SIC) che ricadono nel comprensorio del Consorzio 4 Basso Valdarno, 6 dei quali totalmente compresi nel perimetro, il Padule di Fucecchio rappresenta l’area umida interna più grande d’Italia.

Il Consorzio ha già da tempo intrapreso numerose azioni per la valorizzazione dell’area attraverso collaborazioni con la Regione Toscana e il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e la riorganizzazione della depurazione industriale del Comprensorio del Cuoio e di quella civile del Circondario Empolese, della Valdera, Valdelsa e Valdinievole.

Il Progetto LIFE+ “SOS Tuscan Wetlands” rappresenta la naturale continuazione di questo ampio progetto di valorizzazione e salvaguardia del territorio.

Con un importo di 1.374.725,00 euro, cofinanziato per il 50% dalla Comunità Europea, LIFE+ “SOS Tuscan Wetlands”, coordinato dal Consorzio con il partnerariato del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Firenze, ha come scopo il controllo delle specie aliene invasive per ripristinare gli habitat minacciati nelle aree umide interne della Toscana settentrionale, ed in particolare nei 3 SIC “Padule di Fucecchio”, “Lago di Sibolla” e “Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone”.

L’obiettivo generale è quello di invertire la tendenza di perdita drastica della biodiversità e naturalezza dovuta ad alcune specie aliene invasive (come la nutria, il gambero della Louisiana e la gaggìa nel Lago di Sibolla e nell’area umida di Poggioni) che hanno portato all’estinzione o alla elevato diminuzione di molte specie di interesse comunitario e alla scomparsa di formazioni vegetali un tempo abbondanti.

Le azioni che verranno intraprese saranno numerose, come la creazione di una fascia di rispetto a protezione delle foreste planiziali, il ripristino e l’ampliamento di prati umidi e sostituiti in passato da pioppete, e la realizzazioni di condizioni favorevoli per specie vegetali e animali tipiche degli ambienti palustri. Di non meno importanza è la manutenzione di quanto è stato e sarà fatto.

Per il Padule di Fucecchio sarà ampliata la rete di percorsi percorribili per incentivare la fruizione delle aree, ampliare gli interventi di controllo del gambero, della nutria e della gaggia a zone più estese del Padule, ipotizzando investimenti totalmente a carattere pubblico e incentivi all’imprenditoria agricola e turistica.

Il Consorzio, in questo caso, potrebbe rappresentare la figura di «regolamentatore», per attuare una gestione organica del Padule, indipendente dai confini amministrativi.

Il progetto è supportato anche da: Regione Toscana, Provincia di Pistoia, Provincia di Firenze, Comune di Altopascio, Comune di Larciano, Società Agricola Castelmartini, Associazione Sibolla Nostra.

La dichiarazione di Marco Monaco, Presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno

“Il Consorzio, che da sempre opera per la salvaguardia dell’ ambiente e della popolazione, diventa con questo progetto fautore di un “sistema”, non solo una sicura garanzia a tutela della biodiversità e del patrimonio naturale del nostro territorio, ma anche promotore di attività agricole e turistiche in un’area a forte caratterizzazione umana e commerciale. Spero di poter “esportare” questo “sistema” in altre zone del comprensorio, poiché la proliferazione eccessiva delle specie aliene riguarda non solo il Padule di Fucecchio e la Valdinievole, ma tutto il territorio. La nutria, in particolare, scavando enormi tane nelle sponde arginali, produce danni incalcolabili minando la sicurezza e la tenuta idrica del reticolo idrografico.”

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Comunicato del giorno 15 ottobre 2014 (Consorzio 4 Basso Valdarno)

Intervento del Presidente Marco Monaco alla trasmissione “Primo Piano” condotto da Massimo Marini su Punto Radio ‐ 15 ottobre 2014.

Il presidente Marco Monaco è intervenuto stamattina durante la trasmissione “Primo Piano” condotta da Massimo Marini su Punto Radio per fare il punto della
situazione sulle problematiche dovute alle piogge del 13 e 14 ottobre.

Gli allagamenti, tutti di piccola entità, dovuti a rovesci temporaleschi di forte intensità che hanno investito in modo particolare il territorio di Larciano, Vicopisano, Cascina, Collesalvetti e Calcinaia, ora sono completamente risolti, grazie anche al pronto intervento dei mezzi che hanno rimosso l’accumulo di materiale di origine vegetale che non garantivano un ottimale scorrimento idrico.

L’unica problematica rimane in località Biscottino, dove la SS67bis Arnaccio è chiusa per permettere la sostituzione di una tubatura di spinta dell’impianto idrovoro di Biscottino. I lavori, che proseguiranno anche nel fine settimana, dovrebbero concludersi martedì 22 ottobre.